Il divano di Freud

Nonfiction, Health & Well Being, Psychology, History
Cover of the book Il divano di Freud by Lucilla Albano, Il Saggiatore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Lucilla Albano ISBN: 9788865763742
Publisher: Il Saggiatore Publication: June 12, 2014
Imprint: Il Saggiatore Language: Italian
Author: Lucilla Albano
ISBN: 9788865763742
Publisher: Il Saggiatore
Publication: June 12, 2014
Imprint: Il Saggiatore
Language: Italian

Nei quarant’anni compresi tra il Progetto di una psicologia e Analisi terminabile e interminabile, Sigmund Freud si dedicò, con assidua regolarità, a quel «lavoro lungo e faticoso» che fu la terapia analitica. Ebbe in cura decine e decine di pazienti – molti dei quali rimasti sconosciuti – che guardarono a lui come a un demiurgo, a un genio benefico, a un «grande padre magico» e onnipotente.Questa è l’immagine di Freud che emerge, sia pure con diverso grado di idealizzazione, in tutti i testi qui raccolti: ricordi, memorie, diari, pagine autobiografi che dei pazienti, alcuni celebri e, per la maggior parte, allievi che dal maestro andarono in analisi didattica.L’interesse di queste testimonianze, più che psicoanalitico, è storico e biografico. Nel loro complesso, forniscono un ritratto inedito di Freud, ripreso in primo piano dalla distanza ravvicinata che caratterizza, formalmente ed emotivamente, la relazione analitica. Insieme, delineano il quadro di una scienza nascente e di un movimento: quello, allora in espansione, delle Società di Psicoanalisi.Gli scritti qui raccolti individuano anche, come suggerisce Lucilla Albano nell’introduzione, le possibili forme di una «quarta storia», la meno studiata: la storia che il paziente racconta a posteriori ad analisi conclusa, dopo aver ascoltato le interpretazioni dello psicoanalista e, nel caso, dopo la redazione del caso clinico. Quarte storie sono i «romanzi familiari e intimi» di Abram Kardiner, Theodor Reik, Hilda Doolittle; le memorie autobiografi che di Wilhelm Stekel, Bruno Walter, l’Uomo dei Lupi, Helene Deutsch; il ricordo en poète di Maryse Choisy; le relazioni scientifi che di Adolph Stern e Roy Grinker, le rifl essioni teoriche di Raymond de Saussure e Heinz Hartmann; i diari quotidiani di Anna Guggenbühl e di Ernst Blum.Il divano di Freud fornisce un tassello fondamentale per conoscere il padre della psicoanalisi, attraverso lo sguardo di chi lo ha conosciuto nel vivo del suo lavoro terapeutico, dall’altra parte di quel famoso divano.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Nei quarant’anni compresi tra il Progetto di una psicologia e Analisi terminabile e interminabile, Sigmund Freud si dedicò, con assidua regolarità, a quel «lavoro lungo e faticoso» che fu la terapia analitica. Ebbe in cura decine e decine di pazienti – molti dei quali rimasti sconosciuti – che guardarono a lui come a un demiurgo, a un genio benefico, a un «grande padre magico» e onnipotente.Questa è l’immagine di Freud che emerge, sia pure con diverso grado di idealizzazione, in tutti i testi qui raccolti: ricordi, memorie, diari, pagine autobiografi che dei pazienti, alcuni celebri e, per la maggior parte, allievi che dal maestro andarono in analisi didattica.L’interesse di queste testimonianze, più che psicoanalitico, è storico e biografico. Nel loro complesso, forniscono un ritratto inedito di Freud, ripreso in primo piano dalla distanza ravvicinata che caratterizza, formalmente ed emotivamente, la relazione analitica. Insieme, delineano il quadro di una scienza nascente e di un movimento: quello, allora in espansione, delle Società di Psicoanalisi.Gli scritti qui raccolti individuano anche, come suggerisce Lucilla Albano nell’introduzione, le possibili forme di una «quarta storia», la meno studiata: la storia che il paziente racconta a posteriori ad analisi conclusa, dopo aver ascoltato le interpretazioni dello psicoanalista e, nel caso, dopo la redazione del caso clinico. Quarte storie sono i «romanzi familiari e intimi» di Abram Kardiner, Theodor Reik, Hilda Doolittle; le memorie autobiografi che di Wilhelm Stekel, Bruno Walter, l’Uomo dei Lupi, Helene Deutsch; il ricordo en poète di Maryse Choisy; le relazioni scientifi che di Adolph Stern e Roy Grinker, le rifl essioni teoriche di Raymond de Saussure e Heinz Hartmann; i diari quotidiani di Anna Guggenbühl e di Ernst Blum.Il divano di Freud fornisce un tassello fondamentale per conoscere il padre della psicoanalisi, attraverso lo sguardo di chi lo ha conosciuto nel vivo del suo lavoro terapeutico, dall’altra parte di quel famoso divano.

More books from Il Saggiatore

Cover of the book Conversazioni contadine by Lucilla Albano
Cover of the book La Sicilia prima dei greci by Lucilla Albano
Cover of the book Verifica dei poteri by Lucilla Albano
Cover of the book Storia della Germania by Lucilla Albano
Cover of the book All'ultimo papa by Lucilla Albano
Cover of the book Una grande casa, cui sia di tetto il cielo by Lucilla Albano
Cover of the book Un velo di sobrietà by Lucilla Albano
Cover of the book Italia ventunesimo secolo by Lucilla Albano
Cover of the book Giusto terrore by Lucilla Albano
Cover of the book Il sugo della vita by Lucilla Albano
Cover of the book Un eroe borghese by Lucilla Albano
Cover of the book Higgs e il suo bosone by Lucilla Albano
Cover of the book Faust a Copenaghen by Lucilla Albano
Cover of the book Non è il paese che sognavo by Lucilla Albano
Cover of the book Aut Aut 369. Michel de Certeau. Un teatro della soggettività by Lucilla Albano
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy