A trent'anni dalla rivoluzione sessuale, che travolse la società occidentale sconvolgendo in modo profondo e forse irreversibile costumi e istituzioni radicati da secoli, Pascal Bruckner traccia un bilancio di quegli eventi e delle loro conseguenze. Ebbene, il sesso libero e la coppia aperta non sono diventati il modello dominante, sesso e amore non si sono separati una volta per tutte, i legami sono ancora possessivi ed esclusivi, a volte in modo tragicamente esagerato. D'altra parte non siamo nemmeno tornati al passato: ognuno ama e sposa chi vuole, i modelli di coppia e famiglia si sono trasformati e moltiplicati, le donne hanno conquistato una parità mai ottenuta prima e il sesso è ovunque, visto e discusso in ogni forma. Insomma, rivoluzione e restaurazione si sono fuse, creando qualche inevitabile paradosso: pretendiamo di godere di tutti i vantaggi della libertà, ma guardiamo con nostalgia alla presunta solidità di altre epoche; pretendiamo la passione travolgente e insieme la fedeltà a oltranza, il desiderio infuocato e la tenerezza. Ma forse, ci suggerisce Bruckner, nella nostra apparente confusione sta anche la salvezza: nonostante i continui sforzi di portare tutto alla luce del sole, di normalizzare e classificare qualunque presunta perversione e di cancellare ogni possibile divieto, l'amore e il sesso conservano intatta la loro forza primordiale e misteriosa e ci impongono di partecipare con immutata, irresistibile passione, ma con libertà inaudite per qualsiasi altra epoca e qualsiasi altro luogo, al gioco del desiderio, dell'attrazione e dell'affetto.
A trent'anni dalla rivoluzione sessuale, che travolse la società occidentale sconvolgendo in modo profondo e forse irreversibile costumi e istituzioni radicati da secoli, Pascal Bruckner traccia un bilancio di quegli eventi e delle loro conseguenze. Ebbene, il sesso libero e la coppia aperta non sono diventati il modello dominante, sesso e amore non si sono separati una volta per tutte, i legami sono ancora possessivi ed esclusivi, a volte in modo tragicamente esagerato. D'altra parte non siamo nemmeno tornati al passato: ognuno ama e sposa chi vuole, i modelli di coppia e famiglia si sono trasformati e moltiplicati, le donne hanno conquistato una parità mai ottenuta prima e il sesso è ovunque, visto e discusso in ogni forma. Insomma, rivoluzione e restaurazione si sono fuse, creando qualche inevitabile paradosso: pretendiamo di godere di tutti i vantaggi della libertà, ma guardiamo con nostalgia alla presunta solidità di altre epoche; pretendiamo la passione travolgente e insieme la fedeltà a oltranza, il desiderio infuocato e la tenerezza. Ma forse, ci suggerisce Bruckner, nella nostra apparente confusione sta anche la salvezza: nonostante i continui sforzi di portare tutto alla luce del sole, di normalizzare e classificare qualunque presunta perversione e di cancellare ogni possibile divieto, l'amore e il sesso conservano intatta la loro forza primordiale e misteriosa e ci impongono di partecipare con immutata, irresistibile passione, ma con libertà inaudite per qualsiasi altra epoca e qualsiasi altro luogo, al gioco del desiderio, dell'attrazione e dell'affetto.