Author: | Tito Lucrezio Rizzo | ISBN: | 9788849291445 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Tito Lucrezio Rizzo |
ISBN: | 9788849291445 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | February 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Questo saggio si prefigge lo scopo di illustrare le matrici ideali di uno dei due pilastri su cui si fonda l'Unione europea: il diritto, che è di derivazione prevalentemente romanistica, a fianco del Cristianesimo, unitamente al quale ultimo costituisce il carattere identitario della civiltà europea nel suo insieme e della cultura occidentale in senso lato, debitrice - non semprememore - anche verso l'Ebraismo e l'Islam, che nell'Età del Basso Medioevo vi esercitarono una non trascurabile influenza. Senza alcuna pretesa di completezza nell'affrontare un argomento di così ampia portata, che richiederebbe ben altri spazi di trattazione e di approfondimento, si vuole qui esporre nei punti essenziali e con lamaggiore chiarezza possibile, lo svolgimento di un pensiero ricco di apporti nel corso dei secoli, sul problema di una giustizia tendenzialmente universale. Il punto di partenza è idealmente dato dalla speculazione filosofica del mondo greco, che rappresenta l'età aurea - in termini di originalità e di profondità - per il disegno di una giustizia astrattamente sentita; così come ilmondo romano rappresenta il punto di partenza - con il suo rigore logico e sistematico - per la traduzione in concreto della giustizia medesima in precetti normativi destinati a durare nei secoli, grazie al loro contenuto intrinseco di razionalità. TITO LUCREZIO RIZZO (Roma,1952), Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, laureatosi in Giurisprudenza all'Università di Roma "La Sapienza" nel 1974 (110 e lode), è dal 1978 abilitato all'esercizio della professione di Avvocato. Professore di Storia del pensiero giuridico (Università Marconi - facoltà di Giurisprudenza); è anche Docente di Teoria generale del diritto (Masters di II livello presso le facoltà di Giurisprudenza e di Medicina dell'Università "La Sapienza"). Più volte vincitore del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio (1988, 1996, 1998, 2001, 2003), è autore di oltre 70 pubblicazioni, tra le quali: La legislazione sociale della nuova Italia (E.S.I., 1988); Il Clero palatino tra Dio e Cesare (Rivista militare,1995); L'evoluzione storico-giuridica della Dotazione del Capo dello Stato (Rivista della Guardia di Finanza, 1996); Il potere di grazia del Capo dello Stato (Rivista della Guardia di Finanza, 1998), L'ente pubblico dalle origini alle privatizzazioni (Archivio giuridico /4, 2003); Di alcune attribuzioni note e meno note del Capo dello Stato (Annali del Centro Pannunzio, 2005/2006); Le ragioni del diritto (Gangemi Editore, 2006). Collabora con riviste scientifiche tra le quali, principalmente:Nuova Antologia, Rivista dellaGuardia di Finanza, Annali del Centro Pannunzio, Quaderni di Teoria del Centro Tocqueville Acton.
Questo saggio si prefigge lo scopo di illustrare le matrici ideali di uno dei due pilastri su cui si fonda l'Unione europea: il diritto, che è di derivazione prevalentemente romanistica, a fianco del Cristianesimo, unitamente al quale ultimo costituisce il carattere identitario della civiltà europea nel suo insieme e della cultura occidentale in senso lato, debitrice - non semprememore - anche verso l'Ebraismo e l'Islam, che nell'Età del Basso Medioevo vi esercitarono una non trascurabile influenza. Senza alcuna pretesa di completezza nell'affrontare un argomento di così ampia portata, che richiederebbe ben altri spazi di trattazione e di approfondimento, si vuole qui esporre nei punti essenziali e con lamaggiore chiarezza possibile, lo svolgimento di un pensiero ricco di apporti nel corso dei secoli, sul problema di una giustizia tendenzialmente universale. Il punto di partenza è idealmente dato dalla speculazione filosofica del mondo greco, che rappresenta l'età aurea - in termini di originalità e di profondità - per il disegno di una giustizia astrattamente sentita; così come ilmondo romano rappresenta il punto di partenza - con il suo rigore logico e sistematico - per la traduzione in concreto della giustizia medesima in precetti normativi destinati a durare nei secoli, grazie al loro contenuto intrinseco di razionalità. TITO LUCREZIO RIZZO (Roma,1952), Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, laureatosi in Giurisprudenza all'Università di Roma "La Sapienza" nel 1974 (110 e lode), è dal 1978 abilitato all'esercizio della professione di Avvocato. Professore di Storia del pensiero giuridico (Università Marconi - facoltà di Giurisprudenza); è anche Docente di Teoria generale del diritto (Masters di II livello presso le facoltà di Giurisprudenza e di Medicina dell'Università "La Sapienza"). Più volte vincitore del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio (1988, 1996, 1998, 2001, 2003), è autore di oltre 70 pubblicazioni, tra le quali: La legislazione sociale della nuova Italia (E.S.I., 1988); Il Clero palatino tra Dio e Cesare (Rivista militare,1995); L'evoluzione storico-giuridica della Dotazione del Capo dello Stato (Rivista della Guardia di Finanza, 1996); Il potere di grazia del Capo dello Stato (Rivista della Guardia di Finanza, 1998), L'ente pubblico dalle origini alle privatizzazioni (Archivio giuridico /4, 2003); Di alcune attribuzioni note e meno note del Capo dello Stato (Annali del Centro Pannunzio, 2005/2006); Le ragioni del diritto (Gangemi Editore, 2006). Collabora con riviste scientifiche tra le quali, principalmente:Nuova Antologia, Rivista dellaGuardia di Finanza, Annali del Centro Pannunzio, Quaderni di Teoria del Centro Tocqueville Acton.