Author: | Leo Turrini | ISBN: | 9788868300722 |
Publisher: | Imprimatur | Publication: | September 12, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Leo Turrini |
ISBN: | 9788868300722 |
Publisher: | Imprimatur |
Publication: | September 12, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
C’erano una volta un Pirata e un Cowboy. Troppo breve fu il loro duello sulle strade del Tour de France e dell’Olimpiade, nell’estate del 2000. Troppo breve e zeppo di bugie: avessimo conosciuto allora l’intera verità sul conto di Lance Armstrong, il Cowboy, forse il giudizio popolare su Marco Pantani, il Pirata, sarebbe stato molto diverso.
Il racconto di una rivalità che avrebbe potuto cambiare la storia del ciclismo moderno, nel cuore di una sfida da tragedia greca tra un Ettore e un Achille della bicicletta, merita di essere riscritto oggi. È tardi per porre riparo a una manipolazione della realtà che innescò uno spaventoso cortocircuito mediatico: ma certo è venuto il momento di riconoscere che il Pirata e il Cowboy erano due facce della stessa medaglia, la medaglia di un ciclismo nel quale pretendere di distinguere buoni e cattivi fu soltanto un penoso esercizio di ipocrisia.
C’erano una volta un Pirata e un Cowboy. C’erano una volta Marco Pantani e Lance Armstrong. Tra disgrazie e tragedie, tra orrori ed errori, entrambi hanno segnato, nel bene e nel male, il nostro tempo. Abbandonarli all’oblio, fingendo di dimenticarli, farebbe torto non soltanto alle loro biografie.
Ma a noi stessi.
Leo Turrini è nato a Sassuolo nel 1960. Da oltre trent’anni racconta per i quotidiani del gruppo Poligrafici i grandi eventi dello sport. Ha scritto le biografie di Enzo Ferrari, Gino Bartali, Michael Schumacher e Lucio Battisti.
Va piano in bicicletta, ma ama moltissimo le storie, felici e tragiche, del ciclismo.
Cosa avremmo detto,
da bambini, se avessimo scoperto
che Cenerentola era, in realtà, più cattiva
e cinica delle sorellastre?
C’erano una volta un Pirata e un Cowboy. Troppo breve fu il loro duello sulle strade del Tour de France e dell’Olimpiade, nell’estate del 2000. Troppo breve e zeppo di bugie: avessimo conosciuto allora l’intera verità sul conto di Lance Armstrong, il Cowboy, forse il giudizio popolare su Marco Pantani, il Pirata, sarebbe stato molto diverso.
Il racconto di una rivalità che avrebbe potuto cambiare la storia del ciclismo moderno, nel cuore di una sfida da tragedia greca tra un Ettore e un Achille della bicicletta, merita di essere riscritto oggi. È tardi per porre riparo a una manipolazione della realtà che innescò uno spaventoso cortocircuito mediatico: ma certo è venuto il momento di riconoscere che il Pirata e il Cowboy erano due facce della stessa medaglia, la medaglia di un ciclismo nel quale pretendere di distinguere buoni e cattivi fu soltanto un penoso esercizio di ipocrisia.
C’erano una volta un Pirata e un Cowboy. C’erano una volta Marco Pantani e Lance Armstrong. Tra disgrazie e tragedie, tra orrori ed errori, entrambi hanno segnato, nel bene e nel male, il nostro tempo. Abbandonarli all’oblio, fingendo di dimenticarli, farebbe torto non soltanto alle loro biografie.
Ma a noi stessi.
Leo Turrini è nato a Sassuolo nel 1960. Da oltre trent’anni racconta per i quotidiani del gruppo Poligrafici i grandi eventi dello sport. Ha scritto le biografie di Enzo Ferrari, Gino Bartali, Michael Schumacher e Lucio Battisti.
Va piano in bicicletta, ma ama moltissimo le storie, felici e tragiche, del ciclismo.
Cosa avremmo detto,
da bambini, se avessimo scoperto
che Cenerentola era, in realtà, più cattiva
e cinica delle sorellastre?