Author: | Massimo Franchi | ISBN: | 9788828355748 |
Publisher: | Imprimatur | Publication: | July 24, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Massimo Franchi |
ISBN: | 9788828355748 |
Publisher: | Imprimatur |
Publication: | July 24, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un pamphlet per chi in pensione c'è già, per chi ci andrà tra poco e soprattutto per chi pensa che una pensione non ce l’avrà mai.
Perché se viviamo un anno in più, per andare in pensione siamo costretti a lavorare un anno in più? Perché la riforma Fornero ci ha fatto credere che il sistema contributivo sia l’unico possibile in Europa, quando lo adottiamo solo noi, la Svezia e la Lettonia? Perché l’Italia è diventata il Paese con l’età pensionabile più alta del continente, mentre in Francia e Germania l’età pensionabile è addirittura scesa? Perché gli 80 miliardi di risparmi sui conti pubblici che la riforma Fornero ha già prodotto sono intoccabili?
Il saggio risponde a queste e altre domande mettendo in discussione i dogmi che ci sono stati inculcati negli ultimi anni, con il racconto e la spiegazione comprensibile a tutti di come sulla previdenza in Italia la propaganda dell’austerità e del neoliberismo abbia colpito quanto in nessun altro Paese del mondo. Ripercorrendo i sei anni trascorsi dalla riforma Fornero – dal dramma degli esodati all'Ape, dal meccanismo dell'aspettativa di vita (che si adegua in maniera illogica al solo periodo di lavoro e ha già rubato a tutti sei mesi di pensione) alla mancanza di una pensione di garanzia per chi ha subito precarietà e periodi di disoccupazione – l’autore dimostra che il sistema si può e si deve modificare profondamente.
L’inganno delle pensioni sta alimentando uno scontro generazionale che porta a considerare i pensionati – anche quelli vicini alla soglia di povertà – come privilegiati, mentre i giovani, i quarantenni e tutti i precari non sperano nemmeno in una pensione di garanzia che consentirebbe loro di guardare con meno paura al futuro. Mentre il nuovo "governo del cambiamento" ha già ammainato la bandiera della "cancellazione della Fornero" e propone modifiche lievi e in gran parte regressive.
Massimo Franchi scrive di pensioni e lavoro per «il manifesto» e collabora con il mensile «LiberEtà». Dal 2002 al 2015 ha lavorato a «l'Unità», ha scritto anche su «Repubblica Bologna» e «Il Romanista». È autore di diversi libri sul sindacato: Nei panni degli operai, Maurizio Landini e 110 anni di Fiom (e di Fiat) (2011), Di lotta e di memoria, con Carla Cantone, (2014) e Il sindacato al tempo della crisi, analisi e proposte per un cambiamento necessario (2015).
Un pamphlet per chi in pensione c'è già, per chi ci andrà tra poco e soprattutto per chi pensa che una pensione non ce l’avrà mai.
Perché se viviamo un anno in più, per andare in pensione siamo costretti a lavorare un anno in più? Perché la riforma Fornero ci ha fatto credere che il sistema contributivo sia l’unico possibile in Europa, quando lo adottiamo solo noi, la Svezia e la Lettonia? Perché l’Italia è diventata il Paese con l’età pensionabile più alta del continente, mentre in Francia e Germania l’età pensionabile è addirittura scesa? Perché gli 80 miliardi di risparmi sui conti pubblici che la riforma Fornero ha già prodotto sono intoccabili?
Il saggio risponde a queste e altre domande mettendo in discussione i dogmi che ci sono stati inculcati negli ultimi anni, con il racconto e la spiegazione comprensibile a tutti di come sulla previdenza in Italia la propaganda dell’austerità e del neoliberismo abbia colpito quanto in nessun altro Paese del mondo. Ripercorrendo i sei anni trascorsi dalla riforma Fornero – dal dramma degli esodati all'Ape, dal meccanismo dell'aspettativa di vita (che si adegua in maniera illogica al solo periodo di lavoro e ha già rubato a tutti sei mesi di pensione) alla mancanza di una pensione di garanzia per chi ha subito precarietà e periodi di disoccupazione – l’autore dimostra che il sistema si può e si deve modificare profondamente.
L’inganno delle pensioni sta alimentando uno scontro generazionale che porta a considerare i pensionati – anche quelli vicini alla soglia di povertà – come privilegiati, mentre i giovani, i quarantenni e tutti i precari non sperano nemmeno in una pensione di garanzia che consentirebbe loro di guardare con meno paura al futuro. Mentre il nuovo "governo del cambiamento" ha già ammainato la bandiera della "cancellazione della Fornero" e propone modifiche lievi e in gran parte regressive.
Massimo Franchi scrive di pensioni e lavoro per «il manifesto» e collabora con il mensile «LiberEtà». Dal 2002 al 2015 ha lavorato a «l'Unità», ha scritto anche su «Repubblica Bologna» e «Il Romanista». È autore di diversi libri sul sindacato: Nei panni degli operai, Maurizio Landini e 110 anni di Fiom (e di Fiat) (2011), Di lotta e di memoria, con Carla Cantone, (2014) e Il sindacato al tempo della crisi, analisi e proposte per un cambiamento necessario (2015).