Di Berlusconi conosce tutto: i segreti professionali, il carattere, le passioni, le debolezze. Lo ha visto in famiglia, forte e positivo sul lavoro, fantasioso e incontenibile in politica, ma anche fragile e impaurito di fronte ai ricatti dei faccendieri che lo hanno da sempre circondato, e docile preda di adulatori e carrieristi di ogni specie. Ora, per la prima volta, Vittorio Dotti, suo avvocato e stretto collaboratore, lo racconta ricostruendo un pezzo fondamentale della sua storia: dal 1980 al 1996, l’anno delle dimissioni di Dotti da capogruppo di Forza Italia alla Camera e della fine dei loro rapporti. Dalla Milano da bere di Craxi e Pillitteri alla fine della Prima repubblica e l’inizio della nuova. Un cambiamento epocale. Dalle acquisizioni della Standa e Mediolanum a quella clamorosa del Milan (dopo averci provato con l’Inter), al boom televisivo del Biscione con la felice espansione in Spagna e gli insuccessi in Francia e in Germania e l’avventurosa e impensabile esportazione della pubblicità tv in Russia negli anni della Perestrojka. Un mix sbalorditivo di audacia e spregiudicatezza come dimostra il caso Ariosto, quando il teste “Omega” squarcia il velo sugli scandali finanziari di Berlusconi e le tangenti pagate da Previti per il controllo della Mondadori (di qui la rottura tra Dotti e Berlusconi). Attraverso aneddoti, ricordi, rivelazioni, ecco i particolari di questo incredibile, grottesco e italianissimo copione teatrale che a poco a poco ha costretto personaggi come Dotti a un progressivo allontanamento. Hanno vinto i falchi, non c’è posto, qui da noi, per un liberalismo democratico, onesto e socialmente responsabile. Questo libro lo dimostra.
Di Berlusconi conosce tutto: i segreti professionali, il carattere, le passioni, le debolezze. Lo ha visto in famiglia, forte e positivo sul lavoro, fantasioso e incontenibile in politica, ma anche fragile e impaurito di fronte ai ricatti dei faccendieri che lo hanno da sempre circondato, e docile preda di adulatori e carrieristi di ogni specie. Ora, per la prima volta, Vittorio Dotti, suo avvocato e stretto collaboratore, lo racconta ricostruendo un pezzo fondamentale della sua storia: dal 1980 al 1996, l’anno delle dimissioni di Dotti da capogruppo di Forza Italia alla Camera e della fine dei loro rapporti. Dalla Milano da bere di Craxi e Pillitteri alla fine della Prima repubblica e l’inizio della nuova. Un cambiamento epocale. Dalle acquisizioni della Standa e Mediolanum a quella clamorosa del Milan (dopo averci provato con l’Inter), al boom televisivo del Biscione con la felice espansione in Spagna e gli insuccessi in Francia e in Germania e l’avventurosa e impensabile esportazione della pubblicità tv in Russia negli anni della Perestrojka. Un mix sbalorditivo di audacia e spregiudicatezza come dimostra il caso Ariosto, quando il teste “Omega” squarcia il velo sugli scandali finanziari di Berlusconi e le tangenti pagate da Previti per il controllo della Mondadori (di qui la rottura tra Dotti e Berlusconi). Attraverso aneddoti, ricordi, rivelazioni, ecco i particolari di questo incredibile, grottesco e italianissimo copione teatrale che a poco a poco ha costretto personaggi come Dotti a un progressivo allontanamento. Hanno vinto i falchi, non c’è posto, qui da noi, per un liberalismo democratico, onesto e socialmente responsabile. Questo libro lo dimostra.