Author: | Angelo Scola, Giulio Giorello | ISBN: | 9788861268371 |
Publisher: | Corriere della Sera | Publication: | June 22, 2015 |
Imprint: | Corriere della Sera | Language: | Italian |
Author: | Angelo Scola, Giulio Giorello |
ISBN: | 9788861268371 |
Publisher: | Corriere della Sera |
Publication: | June 22, 2015 |
Imprint: | Corriere della Sera |
Language: | Italian |
La creatura umana, per quanto straordinaria, è debole di fronte alla potenza della natura. A tale debolezza nel corso dei millenni ha posto rimedio in vari modi, alcuni invasivi e prevaricatori nei confronti della natura stessa e dei propri simili. Oggi, nell’era della globalizzazione, ostinarsi a non voler affrontare le contraddizioni insite nostri metodi di conquista dei beni fondamentali – come cibo, acqua, riparo – e di quelli più immateriali – come il benessere o la felicità – non è più soltanto ingiusto, ma pericoloso, perché questa cecità produce in ogni angolo del pianeta carestie intollerabili, catastrofi naturali quali terremoti e alluvioni, guerre dell’acqua fratricide. Come uscire dalla spirale distruttiva che sembriamo aver innescato? L’arcivescovo di Milano Angelo Scola e il filosofo della scienza Giulio Giorello si misurano con due diverse risposte a questo quesito, offerte rispettivamente dalla religione e dalla scienza, e trovano in questa conversazione un fertile terreno d’incontro nel riconoscimento della necessità per l’umanità di passare dal bisogno al desiderio, di riscoprire cioè il desiderio come capacità collettiva di delimitare e strutturare i bisogni e la loro soddisfazione. Perché oggi più che mai, nessuno si salva da solo.
La creatura umana, per quanto straordinaria, è debole di fronte alla potenza della natura. A tale debolezza nel corso dei millenni ha posto rimedio in vari modi, alcuni invasivi e prevaricatori nei confronti della natura stessa e dei propri simili. Oggi, nell’era della globalizzazione, ostinarsi a non voler affrontare le contraddizioni insite nostri metodi di conquista dei beni fondamentali – come cibo, acqua, riparo – e di quelli più immateriali – come il benessere o la felicità – non è più soltanto ingiusto, ma pericoloso, perché questa cecità produce in ogni angolo del pianeta carestie intollerabili, catastrofi naturali quali terremoti e alluvioni, guerre dell’acqua fratricide. Come uscire dalla spirale distruttiva che sembriamo aver innescato? L’arcivescovo di Milano Angelo Scola e il filosofo della scienza Giulio Giorello si misurano con due diverse risposte a questo quesito, offerte rispettivamente dalla religione e dalla scienza, e trovano in questa conversazione un fertile terreno d’incontro nel riconoscimento della necessità per l’umanità di passare dal bisogno al desiderio, di riscoprire cioè il desiderio come capacità collettiva di delimitare e strutturare i bisogni e la loro soddisfazione. Perché oggi più che mai, nessuno si salva da solo.