Author: | Vittorio Spinazzola | ISBN: | 9788833630922 |
Publisher: | goWare | Publication: | November 23, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Vittorio Spinazzola |
ISBN: | 9788833630922 |
Publisher: | goWare |
Publication: | November 23, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Viviamo in una società democratica. Eppure la letteratura, quella che conta e che vale, è per gran parte aristocratica. È aristocratica non perché gli scrittori siano “monarchici”, ma in quanto il loro lavoro è ispirato a un ideale esoterico e iniziatico, rivolto soprattutto a una casta ristretta di intenditori raffinati, distinti dalla cultura chiamata sprezzantemente “di massa”.
Succede che un nuovo pubblico, meno preparato e dotto, chiede di accedere al mondo della lettura; la tecnologia consentirebbe all’editoria libraria di esaltare questo processo, ma l’ecosistema letterario risponde arroccandosi in una posizione tradizionalista. Si è così prodotta una frattura storica nella dinamica dei fatti letterari, quale si è svolta nei secoli scorsi, con un’espansione costante dell’area dei lettori che viene sempre più intercettata dai nuovi media. Di più, è entrato in crisi il fondamento stesso della letterarietà e della relazione tra l’autore e i suoi molti interlocutori.
La democrazia letteraria affronta questa somma di temi e problemi avvalendosi spregiudicatamente degli apporti di discipline diverse. Le tesi qui sostenute non hanno dunque solo un interesse concettuale: si inseriscono nel vivo del dibattito più attuale sulle sorti della civiltà letteraria, sul futuro della parola scritta, in un’epoca segnata dall’avvento della tecnologia e dei nuovi media.
Viviamo in una società democratica. Eppure la letteratura, quella che conta e che vale, è per gran parte aristocratica. È aristocratica non perché gli scrittori siano “monarchici”, ma in quanto il loro lavoro è ispirato a un ideale esoterico e iniziatico, rivolto soprattutto a una casta ristretta di intenditori raffinati, distinti dalla cultura chiamata sprezzantemente “di massa”.
Succede che un nuovo pubblico, meno preparato e dotto, chiede di accedere al mondo della lettura; la tecnologia consentirebbe all’editoria libraria di esaltare questo processo, ma l’ecosistema letterario risponde arroccandosi in una posizione tradizionalista. Si è così prodotta una frattura storica nella dinamica dei fatti letterari, quale si è svolta nei secoli scorsi, con un’espansione costante dell’area dei lettori che viene sempre più intercettata dai nuovi media. Di più, è entrato in crisi il fondamento stesso della letterarietà e della relazione tra l’autore e i suoi molti interlocutori.
La democrazia letteraria affronta questa somma di temi e problemi avvalendosi spregiudicatamente degli apporti di discipline diverse. Le tesi qui sostenute non hanno dunque solo un interesse concettuale: si inseriscono nel vivo del dibattito più attuale sulle sorti della civiltà letteraria, sul futuro della parola scritta, in un’epoca segnata dall’avvento della tecnologia e dei nuovi media.