Chi è davvero Don Giovanni? Un amatore compulsivo? Un peccatore? Un ribelle? Un eroe della libertà? Nelle sue mille incarnazioni il “burlador de Sevilla” è stato tutto questo e molto altro ancora. Da Tirso de Molina a Goldoni e Dumas, da Merimée, Balzac e Baudelaire fino a Nietzsche, Brecht, Brancati e Saramago, Don Giovanni, non solo peccatore né soltanto irriducibile seduttore, è il campione di una scelta: quella di chi antepone la propria ragione, il proprio desiderio, la propria dignità e libertà alla prepotenza “di pietra” di un assoluto extraumano e antiumano. La sua arma: la fedeltà a se stesso.
Chi è davvero Don Giovanni? Un amatore compulsivo? Un peccatore? Un ribelle? Un eroe della libertà? Nelle sue mille incarnazioni il “burlador de Sevilla” è stato tutto questo e molto altro ancora. Da Tirso de Molina a Goldoni e Dumas, da Merimée, Balzac e Baudelaire fino a Nietzsche, Brecht, Brancati e Saramago, Don Giovanni, non solo peccatore né soltanto irriducibile seduttore, è il campione di una scelta: quella di chi antepone la propria ragione, il proprio desiderio, la propria dignità e libertà alla prepotenza “di pietra” di un assoluto extraumano e antiumano. La sua arma: la fedeltà a se stesso.