La figlia più bella

Un caso per il commissario Melis

Mystery & Suspense
Cover of the book La figlia più bella by Hans Tuzzi, Bollati Boringhieri
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Author: Hans Tuzzi ISBN: 9788833974125
Publisher: Bollati Boringhieri Publication: May 21, 2015
Imprint: Bollati Boringhieri Language: Italian
Author: Hans Tuzzi
ISBN: 9788833974125
Publisher: Bollati Boringhieri
Publication: May 21, 2015
Imprint: Bollati Boringhieri
Language: Italian

«Uno dei migliori scrittori, non solo giallisti, italiani.»
Il Fatto Quotidiano - Fabrizio d’Esposito

«I libri di Tuzzi aprono la mente e hanno sempre quel pizzico di carattere che li fa tutti pezzi unici.»
Pietro Cheli

«Libri che non è esagerato definire memorabili.»
«Io Donna – Corriere della Sera» - Fabrizio Roncone

Giugno 1986. Mentre tutta l’Italia segue i mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia nelle campagne di Abbiategrasso: non è un incidente, ma l’assassino non ha abusato sessualmente della vittima.
L’indagine, partita male, viene affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si devono concentrare sulla cerchia dei famigliari. I quali, però, nella loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi l’uno con l’altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore.
L’attenzione del commissario si sposta perciò sulla ricca cittadina, dove tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti, in uno spaccato di vita di provincia della quale Tuzzi raffigura vizi privati e pubbliche virtù. Non mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso una carriera da attrice cinematografica.
Coadiuvato da personale di polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove. Ma dove? Lentamente, si delinea una possibile pista.
Una brutta, sporca pista. Sulla quale Melis lancia i suoi abituali collaboratori, gli agenti della sua Squadra: e D’Aiuto, Ferrini e Giovannini si dimostrano all’altezza delle aspettative, anche se la soluzione del caso si presenterà improvvisa e amara – una crudele smentita a ogni raziocinio investigativo.

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«Uno dei migliori scrittori, non solo giallisti, italiani.»
Il Fatto Quotidiano - Fabrizio d’Esposito

«I libri di Tuzzi aprono la mente e hanno sempre quel pizzico di carattere che li fa tutti pezzi unici.»
Pietro Cheli

«Libri che non è esagerato definire memorabili.»
«Io Donna – Corriere della Sera» - Fabrizio Roncone

Giugno 1986. Mentre tutta l’Italia segue i mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia nelle campagne di Abbiategrasso: non è un incidente, ma l’assassino non ha abusato sessualmente della vittima.
L’indagine, partita male, viene affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si devono concentrare sulla cerchia dei famigliari. I quali, però, nella loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi l’uno con l’altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore.
L’attenzione del commissario si sposta perciò sulla ricca cittadina, dove tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti, in uno spaccato di vita di provincia della quale Tuzzi raffigura vizi privati e pubbliche virtù. Non mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso una carriera da attrice cinematografica.
Coadiuvato da personale di polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove. Ma dove? Lentamente, si delinea una possibile pista.
Una brutta, sporca pista. Sulla quale Melis lancia i suoi abituali collaboratori, gli agenti della sua Squadra: e D’Aiuto, Ferrini e Giovannini si dimostrano all’altezza delle aspettative, anche se la soluzione del caso si presenterà improvvisa e amara – una crudele smentita a ogni raziocinio investigativo.

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