Author: | Armando Matteo | ISBN: | 9788849853513 |
Publisher: | Rubbettino Editore | Publication: | December 20, 2017 |
Imprint: | Rubbettino Editore | Language: | Italian |
Author: | Armando Matteo |
ISBN: | 9788849853513 |
Publisher: | Rubbettino Editore |
Publication: | December 20, 2017 |
Imprint: | Rubbettino Editore |
Language: | Italian |
Prefazione di Enzo Bianchi A dieci anni quasi dalla sua prima apparizione, La prima generazione incredula viene ora ripubblicata in versione aggiornata ed ampliata. Quella del difficile rapporto tra i giovani e la fede è, in verità, questione sempre più decisiva per una Chiesa che non voglia ridursi ad un piccolo club di vecchi affezionati. Di più. Senza riallacciare significativi rapporti con giovani, non c’è futuro per la Chiesa, almeno qui in Occidente. Tutto questo mentre all’orizzonte si staglia - secondo l’esplicita diagnosi del Documento preparatorio del Sinodo sui giovani, fortemente voluto da papa Francesco per l’ottobre del 2018 - una generazione che nella sua componente maggioritaria non si pone “contro”, ma che sta imparando a vivere “senza” il Dio presentato dal Vangelo e “senza” la Chiesa, e che più in generale arranca a crescere a causa della presenza di adulti di riferimento non solo meno credenti, loro stessi, ma sempre meno credibili già solo dal punto di vista umano. Qui è davvero tutto in gioco. È finito il tempo di una pastorale del cambiamento. È tempo di un cambiamento di pastorale.
Prefazione di Enzo Bianchi A dieci anni quasi dalla sua prima apparizione, La prima generazione incredula viene ora ripubblicata in versione aggiornata ed ampliata. Quella del difficile rapporto tra i giovani e la fede è, in verità, questione sempre più decisiva per una Chiesa che non voglia ridursi ad un piccolo club di vecchi affezionati. Di più. Senza riallacciare significativi rapporti con giovani, non c’è futuro per la Chiesa, almeno qui in Occidente. Tutto questo mentre all’orizzonte si staglia - secondo l’esplicita diagnosi del Documento preparatorio del Sinodo sui giovani, fortemente voluto da papa Francesco per l’ottobre del 2018 - una generazione che nella sua componente maggioritaria non si pone “contro”, ma che sta imparando a vivere “senza” il Dio presentato dal Vangelo e “senza” la Chiesa, e che più in generale arranca a crescere a causa della presenza di adulti di riferimento non solo meno credenti, loro stessi, ma sempre meno credibili già solo dal punto di vista umano. Qui è davvero tutto in gioco. È finito il tempo di una pastorale del cambiamento. È tempo di un cambiamento di pastorale.