Author: | Bram Stoker | ISBN: | 9788868267810 |
Publisher: | Castelvecchi | Publication: | April 23, 2010 |
Imprint: | Castelvecchi | Language: | Italian |
Author: | Bram Stoker |
ISBN: | 9788868267810 |
Publisher: | Castelvecchi |
Publication: | April 23, 2010 |
Imprint: | Castelvecchi |
Language: | Italian |
Diafano, silenzioso fantasma, una giovane donna dalla fatale bellezza, dal viso «illuminato da due occhi scuri, brucianti», solca nella notte la superficie immobile dell’Adriatico nella sua bara, avvolta in un bianco sudario… Con questa immagine, inquietante e suggestiva, Bram Stoker apre The Lady of the Shroud, il romanzo che scrive nel 1909, tre anni prima della sua morte e dodici anni dopo aver pubblicato il celeberrimo Dracula. Ricomponendo la vicenda pagina dopo pagina attraverso l’uso di ritagli di giornale, lettere, biglietti e brani di diario (una tecnica già felicemente adottata nel suo capolavoro) Stoker trasporta il lettore in un mondo dove realtà e possibilità si confondono e dove l’unica cosa che può essere data per scontata è la paura. In questo modo, il padre della letteratura sui vampiri si conferma come uno straordinario manipolatore di trame: un grande creatore di allucinate atmosfere in cui si rispecchia tutta la sottile perversione dell’epoca vittoriana.
Diafano, silenzioso fantasma, una giovane donna dalla fatale bellezza, dal viso «illuminato da due occhi scuri, brucianti», solca nella notte la superficie immobile dell’Adriatico nella sua bara, avvolta in un bianco sudario… Con questa immagine, inquietante e suggestiva, Bram Stoker apre The Lady of the Shroud, il romanzo che scrive nel 1909, tre anni prima della sua morte e dodici anni dopo aver pubblicato il celeberrimo Dracula. Ricomponendo la vicenda pagina dopo pagina attraverso l’uso di ritagli di giornale, lettere, biglietti e brani di diario (una tecnica già felicemente adottata nel suo capolavoro) Stoker trasporta il lettore in un mondo dove realtà e possibilità si confondono e dove l’unica cosa che può essere data per scontata è la paura. In questo modo, il padre della letteratura sui vampiri si conferma come uno straordinario manipolatore di trame: un grande creatore di allucinate atmosfere in cui si rispecchia tutta la sottile perversione dell’epoca vittoriana.