Author: | Il Colloquio | ISBN: | 9788868555870 |
Publisher: | Il Colloquio | Publication: | September 16, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Il Colloquio |
ISBN: | 9788868555870 |
Publisher: | Il Colloquio |
Publication: | September 16, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
ll "manuale di sopravvivenza al colloquio di lavoro" è un “gioco di ruolo” in cui Master e Player si affrontano interpretando il ruolo di selezionatore e candidato.
Anche voi potete sperimentare questo metodo di edutainment grazie all'aiuto dei dieci scenari che vi proponiamo in queste pagine.
Scenari che potrete modificare e reinventare fino a impadronirvene completamente.
Qualche esempio?
Domanda: Sul lavoro è meglio risultare simpatici o essere temuti?
Per quanto per esperienza personale possa dire che alla fine sul lavoro hanno più successo gli “str...zi”, categoria piuttosto abbondante nel mondo del lavoro.
Partirei da una supposizione: in sede di colloquio - con ogni probabilità - vengono preferiti soggetti da inserire in un contesto di team e non "orsi" asociali, per quanto sinceri.
Presa coscienza della dura realtà e turandomi il naso abbozzerei un diplomatico...
“Nessuno dei due: la parola chiave dovrebbe essere “rispetto”. Sul lavoro siamo tenuti a raggiungere dei risultati ed un atteggiamento aggressivo potrebbe influenzare negativamente la motivazione o la collaborazione dei colleghi, rendendo il raggiungimento degli obbiettivi più difficile. Il rispetto, magari ricavato dal “buon esempio”, invece a mio avviso, crea la giusta empatia”
Oppure:
Domanda: Perchè dovremmo assumere lei e non gli altri candidati?
Domanda evidentemente tesa a spezzare quella calma zen con la quale avete affrontato il colloquio sino ad ora.
Probabilmente state andando bene!
Ancora una volta la situazione porta a considerare quanto sia essenziale simulare il colloquio, prima di affrontare quello vero.
Credo riusciate ad immaginare l'effetto di smarrimento qualora vi ponessero una simile questione, senza che voi abbiate predisposto almeno un canovaccio a cui fare appello.
Eccolo
“Non so quante persone stiano partecipando a questo processo di selezione, ma ho alcune certezze su di me: Ho letto con attenzione il vostro job profile, conosco le vostre necessità e credo che il mio curriculum le sposi perfettamente. Inoltre sono molto motivato perchè la vostra azienda che conosco in quanto... bla bla bla”.
La nostra missione, non è di infondervi delle nozioni, quanto piuttosto di aiutarvi a costruire una vostra propria bussola mixando le logiche che guidano il mondo dei giochi di ruolo alle vostre necessità di apprendimento: la simulazione come mezzo divertente e piacevole per imparare ad affrontare un vero colloquio di lavoro.
ll "manuale di sopravvivenza al colloquio di lavoro" è un “gioco di ruolo” in cui Master e Player si affrontano interpretando il ruolo di selezionatore e candidato.
Anche voi potete sperimentare questo metodo di edutainment grazie all'aiuto dei dieci scenari che vi proponiamo in queste pagine.
Scenari che potrete modificare e reinventare fino a impadronirvene completamente.
Qualche esempio?
Domanda: Sul lavoro è meglio risultare simpatici o essere temuti?
Per quanto per esperienza personale possa dire che alla fine sul lavoro hanno più successo gli “str...zi”, categoria piuttosto abbondante nel mondo del lavoro.
Partirei da una supposizione: in sede di colloquio - con ogni probabilità - vengono preferiti soggetti da inserire in un contesto di team e non "orsi" asociali, per quanto sinceri.
Presa coscienza della dura realtà e turandomi il naso abbozzerei un diplomatico...
“Nessuno dei due: la parola chiave dovrebbe essere “rispetto”. Sul lavoro siamo tenuti a raggiungere dei risultati ed un atteggiamento aggressivo potrebbe influenzare negativamente la motivazione o la collaborazione dei colleghi, rendendo il raggiungimento degli obbiettivi più difficile. Il rispetto, magari ricavato dal “buon esempio”, invece a mio avviso, crea la giusta empatia”
Oppure:
Domanda: Perchè dovremmo assumere lei e non gli altri candidati?
Domanda evidentemente tesa a spezzare quella calma zen con la quale avete affrontato il colloquio sino ad ora.
Probabilmente state andando bene!
Ancora una volta la situazione porta a considerare quanto sia essenziale simulare il colloquio, prima di affrontare quello vero.
Credo riusciate ad immaginare l'effetto di smarrimento qualora vi ponessero una simile questione, senza che voi abbiate predisposto almeno un canovaccio a cui fare appello.
Eccolo
“Non so quante persone stiano partecipando a questo processo di selezione, ma ho alcune certezze su di me: Ho letto con attenzione il vostro job profile, conosco le vostre necessità e credo che il mio curriculum le sposi perfettamente. Inoltre sono molto motivato perchè la vostra azienda che conosco in quanto... bla bla bla”.
La nostra missione, non è di infondervi delle nozioni, quanto piuttosto di aiutarvi a costruire una vostra propria bussola mixando le logiche che guidano il mondo dei giochi di ruolo alle vostre necessità di apprendimento: la simulazione come mezzo divertente e piacevole per imparare ad affrontare un vero colloquio di lavoro.