Nagorno Karabakh, la tregua fragile

Nonfiction, History, Eastern Europe, Asian, Russia, European General
Cover of the book Nagorno Karabakh, la tregua fragile by Paolo Bergamaschi, Infinito edizioni
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Paolo Bergamaschi ISBN: 9788868613426
Publisher: Infinito edizioni Publication: October 18, 2018
Imprint: Language: Italian
Author: Paolo Bergamaschi
ISBN: 9788868613426
Publisher: Infinito edizioni
Publication: October 18, 2018
Imprint:
Language: Italian

Dal 1994 il 20 per cento dell’Azerbaigian è, di fatto, sotto il controllo delle forze armate dell’Armenia. In quell’anno fu negoziato il cessate-il-fuoco che congelò il conflitto (1992-1994) fra i separatisti armeni del Nagorno-Karabakh sostenuti dai soldati armeni e l’esercito di Baku. Con il Nagorno-Karabakh, regione autonoma a maggioranza armena in territorio azero, gli armeni occuparono anche sette province circostanti popolate quasi esclusivamente da comunità di etnia azera. Per Baku si è trattato di una catastrofe nazionale, una ferita profonda e lancinante che non si è mai rimarginata. Furono 30.000 i morti e 900.000 gli sfollati costretti ad abbandonare in fretta a furia abitazioni e proprietà per rifugiarsi a est, verso zone più sicure. Da allora poco o nulla è cambiato. All’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) fu affidato il compito di trovare una soluzione di compromesso fra le parti che portasse a un accordo di pace definitivo. Aria fritta utile solo a creare posti di lavoro per la diplomazia internazionale. Le feluche di Russia, Stati Uniti e Francia, i tre Paesi designati a guidare i negoziati, fanno regolarmente la spola fra Erevan e Baku senza cavare un ragno dal buco. Tutto rimane come prima. La guerra è finita ma la pace non è mai cominciata. Nonostante l’accordo del 1994, il fuoco non è mai cessato sulla linea che separa le parti. Il tiro incrociato dei cecchini armeni e azeri rompe periodicamente il silenzio e le vittime sono spesso civili inermi che ostinatamente rifiutano di abbandonare i luoghi di origine.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Dal 1994 il 20 per cento dell’Azerbaigian è, di fatto, sotto il controllo delle forze armate dell’Armenia. In quell’anno fu negoziato il cessate-il-fuoco che congelò il conflitto (1992-1994) fra i separatisti armeni del Nagorno-Karabakh sostenuti dai soldati armeni e l’esercito di Baku. Con il Nagorno-Karabakh, regione autonoma a maggioranza armena in territorio azero, gli armeni occuparono anche sette province circostanti popolate quasi esclusivamente da comunità di etnia azera. Per Baku si è trattato di una catastrofe nazionale, una ferita profonda e lancinante che non si è mai rimarginata. Furono 30.000 i morti e 900.000 gli sfollati costretti ad abbandonare in fretta a furia abitazioni e proprietà per rifugiarsi a est, verso zone più sicure. Da allora poco o nulla è cambiato. All’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) fu affidato il compito di trovare una soluzione di compromesso fra le parti che portasse a un accordo di pace definitivo. Aria fritta utile solo a creare posti di lavoro per la diplomazia internazionale. Le feluche di Russia, Stati Uniti e Francia, i tre Paesi designati a guidare i negoziati, fanno regolarmente la spola fra Erevan e Baku senza cavare un ragno dal buco. Tutto rimane come prima. La guerra è finita ma la pace non è mai cominciata. Nonostante l’accordo del 1994, il fuoco non è mai cessato sulla linea che separa le parti. Il tiro incrociato dei cecchini armeni e azeri rompe periodicamente il silenzio e le vittime sono spesso civili inermi che ostinatamente rifiutano di abbandonare i luoghi di origine.

More books from Infinito edizioni

Cover of the book In Bosnia by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Matrimonio siriano by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Pane al pane by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Tra il bene e il male by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Crimini e mass media by Paolo Bergamaschi
Cover of the book 100 ottime ragioni per non amare Roma by Paolo Bergamaschi
Cover of the book A bordo ring by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Il cinema di cartone (animato) by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Domani si va all’assalto by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Io e te fra tramonto e alba by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Cristiani e anarchici by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Vai Razzo, veloce e feroce! by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Sotto la cenere by Paolo Bergamaschi
Cover of the book Trans-Iran by Paolo Bergamaschi
Cover of the book L’oro del Congo by Paolo Bergamaschi
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy