Author: | Ton Milan | ISBN: | 9788826488905 |
Publisher: | ton milan | Publication: | September 18, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ton Milan |
ISBN: | 9788826488905 |
Publisher: | ton milan |
Publication: | September 18, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
L’obiettivo fondamentale dell’autore è quello di far intendere a tutta l’umanità l’illusorietà delle religioni, andando oltre quel pensiero filosofico che le ha confutate già da molti secoli, anzi sin quasi dall’inizio dell’era cristiana, purtroppo senza "sfondare" in gran parte delle coscienze, anche perché crea vuoti di insicurezza e smarrimento, con i quali esse non possono vivere.
Con le illusioni si è creato un perverso intreccio di fede e potere, che ha arricchito la Chiesa e l’aristocrazia e impoverito le masse indigenti, facendo scorrere molto sangue.
Come le pagine veterotestamentarie affermano l’attivismo di Dio, così quelle neotestamentarie la potenza del suo Figlio, incarnatosi, morto e risorto, ma entrambe sono da ritenersi fantasiose, frutto di un intelletto privo di raziocinio. È la coscienza del credente, "plasmata sin dall’infanzia" che le ritiene ispirate e vere.
Si addita una valida alternativa, la spiritualità, attinta dall’etica suprema, con la quale permettere a tutti gli uomini di vivere in modo giusto, senza dilaniarsi tra loro e distruggere la natura, la culla della vita.
Ton Milan, nato in ambiente contadino e spartano del Sud, è vissuto sotto la cappa religiosa che anteponeva il radioso e confortante Cielo allo squallore degli ultimi strascichi del feudalesimo medioevale. In verde età gli è stata diagnosticata una sordità parziale, che in realtà lo aveva colpito sin quasi dalla nascita. Escluso ed emarginato anche per la sua minorazione, si chiudeva a riccio, coltivando desideri di riscatto nella natura agreste.
A vent’anni un intervento invasivo gli azzerò tutto il mondo sonoro, scaraventandolo nel silenzio assoluto. Fra le sue gravi crisi nichiliste, non ha avuto guide e conforto, ma solo pietà. La fede cattolica è stata una delle poche ancore di salvezza di cui si è avvalso, non avendo altro.
La sua febbrile voglia di evadere lo ha spinto lontano dal remoto Sud, verso una metropoli del Nord, dove è arrivato con le sue valigie di cartone. Ha quindi vissuto il ’68 studentesco, ha soggiornato in Messico per alcuni mesi e ha visitato Praga e Kiev.
Dopo varie crisi religiose e decenni di meditazioni, letture ed esperienze, è approdato a una riconsiderazione radicale e razionale delle idee di Dio e della religiosità tradizionale, che lui considera fondamentalmente illusorie.
L’obiettivo fondamentale dell’autore è quello di far intendere a tutta l’umanità l’illusorietà delle religioni, andando oltre quel pensiero filosofico che le ha confutate già da molti secoli, anzi sin quasi dall’inizio dell’era cristiana, purtroppo senza "sfondare" in gran parte delle coscienze, anche perché crea vuoti di insicurezza e smarrimento, con i quali esse non possono vivere.
Con le illusioni si è creato un perverso intreccio di fede e potere, che ha arricchito la Chiesa e l’aristocrazia e impoverito le masse indigenti, facendo scorrere molto sangue.
Come le pagine veterotestamentarie affermano l’attivismo di Dio, così quelle neotestamentarie la potenza del suo Figlio, incarnatosi, morto e risorto, ma entrambe sono da ritenersi fantasiose, frutto di un intelletto privo di raziocinio. È la coscienza del credente, "plasmata sin dall’infanzia" che le ritiene ispirate e vere.
Si addita una valida alternativa, la spiritualità, attinta dall’etica suprema, con la quale permettere a tutti gli uomini di vivere in modo giusto, senza dilaniarsi tra loro e distruggere la natura, la culla della vita.
Ton Milan, nato in ambiente contadino e spartano del Sud, è vissuto sotto la cappa religiosa che anteponeva il radioso e confortante Cielo allo squallore degli ultimi strascichi del feudalesimo medioevale. In verde età gli è stata diagnosticata una sordità parziale, che in realtà lo aveva colpito sin quasi dalla nascita. Escluso ed emarginato anche per la sua minorazione, si chiudeva a riccio, coltivando desideri di riscatto nella natura agreste.
A vent’anni un intervento invasivo gli azzerò tutto il mondo sonoro, scaraventandolo nel silenzio assoluto. Fra le sue gravi crisi nichiliste, non ha avuto guide e conforto, ma solo pietà. La fede cattolica è stata una delle poche ancore di salvezza di cui si è avvalso, non avendo altro.
La sua febbrile voglia di evadere lo ha spinto lontano dal remoto Sud, verso una metropoli del Nord, dove è arrivato con le sue valigie di cartone. Ha quindi vissuto il ’68 studentesco, ha soggiornato in Messico per alcuni mesi e ha visitato Praga e Kiev.
Dopo varie crisi religiose e decenni di meditazioni, letture ed esperienze, è approdato a una riconsiderazione radicale e razionale delle idee di Dio e della religiosità tradizionale, che lui considera fondamentalmente illusorie.