Author: | Ludovica Scarpa | ISBN: | 9788862206181 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | April 26, 2012 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Ludovica Scarpa |
ISBN: | 9788862206181 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | April 26, 2012 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
«Nessuno terrà mai a te quanto tua madre», scrive nel suo ultimo libro il grande David Foster Wallace. Un affetto smisurato che a volte si trasforma in apprensione, ossessione e controllo. È il fenomeno della «mamma elicottero», perennemente impegnata a pattugliare dall'alto la vita del figlio, il quale si vede sottrarre il piacere di imparare a vivere. Sono le mamme a cui piace «sacrificarsi», sempre e comunque, e trasformano il loro «voler bene» in sovraccudimento, una pericolosa ingerenza nella vita dei ragazzi. Ludovica Scarpa suggerisce come trasformare l'ansia delle mamme - e più in generale di tutti coloro che accudiscono un figlio - e sostituirla con uno sguardo benevolente, sereno, capace di vedere potenzialità, valorizzare i talenti e l'indipendenza dei figli. Come nei suoi libri precedenti, l'autrice si serve dell'esercizio quotidiano della filosofia, di una nuova etica del sentire, per spezzare il circolo vizioso che coinvolge madri e figli, tra malintesi, frustrazione e malumori. Il segreto della tranquillità sta nel sapersi osservare dentro in maniera distaccata, come «al microscopio», e modulare le relazioni di conseguenza, praticando uno «sguardo etnografico», imparando a riconoscere e a modificare i propri stili comunicativi. La relazione tra madri e figli è la relazione per eccellenza, modello e prototipo di ogni altra: per questo va coltivata con cura, con accettazione, con infinita benevolenza. Finalmente liberi dall'ansia.
«Nessuno terrà mai a te quanto tua madre», scrive nel suo ultimo libro il grande David Foster Wallace. Un affetto smisurato che a volte si trasforma in apprensione, ossessione e controllo. È il fenomeno della «mamma elicottero», perennemente impegnata a pattugliare dall'alto la vita del figlio, il quale si vede sottrarre il piacere di imparare a vivere. Sono le mamme a cui piace «sacrificarsi», sempre e comunque, e trasformano il loro «voler bene» in sovraccudimento, una pericolosa ingerenza nella vita dei ragazzi. Ludovica Scarpa suggerisce come trasformare l'ansia delle mamme - e più in generale di tutti coloro che accudiscono un figlio - e sostituirla con uno sguardo benevolente, sereno, capace di vedere potenzialità, valorizzare i talenti e l'indipendenza dei figli. Come nei suoi libri precedenti, l'autrice si serve dell'esercizio quotidiano della filosofia, di una nuova etica del sentire, per spezzare il circolo vizioso che coinvolge madri e figli, tra malintesi, frustrazione e malumori. Il segreto della tranquillità sta nel sapersi osservare dentro in maniera distaccata, come «al microscopio», e modulare le relazioni di conseguenza, praticando uno «sguardo etnografico», imparando a riconoscere e a modificare i propri stili comunicativi. La relazione tra madri e figli è la relazione per eccellenza, modello e prototipo di ogni altra: per questo va coltivata con cura, con accettazione, con infinita benevolenza. Finalmente liberi dall'ansia.