Author: | Matteo Palumbo | ISBN: | 9788881674176 |
Publisher: | Osanna Edizioni | Publication: | July 17, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Matteo Palumbo |
ISBN: | 9788881674176 |
Publisher: | Osanna Edizioni |
Publication: | July 17, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Lo scorrere irreversibile della vita, il conflitto tra l’istante e l’eterno, il carattere irrecuperabile del divenire hanno occupato la riflessione degli uomini lungo tutti i secoli. Il fulminante invito oraziano («Carpe diem») è diventato volta per volta l’atteggiamento conveniente di fronte al rapido, tramontare dei giorni, oppure, al contrario, è stato elevato a simbolo negativo di una concezione edonistica dell’esistenza, da combattere in nome di una duratura legge morale.
Inseguendo le interpretazioni che questo antico tema ha conosciuto nel tempo, da Lorenzo il Magnifico fino al linguaggio della pubblicità, passando attraverso Rousseau e Kierkegaard, Nietzsche e Svevo, si cerca di capire per quali vi é si possa pervenire dalla malinconia e dalla svalutazione della caducità all’incanto e al valore che si può scoprire in ciò che trascorre e finisce.
L'AUTORE
Matteo Palumbo è professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II. Ha sviluppato i suoi studi principalmente in tre direzioni: il romanzo del Novecento, la poesia e la prosa dell’Ottocento, la cultura del Cinquecento. Collabora a riviste italiane e straniere; fa parte del comitato direttivo di Critica letteraria, di Filologia e critica e di Esperienze letterarie. Dirige la collana Letterature presso l’editore Liguori. È socio dell’Accademia Pontaniana. Ha svolto seminari e corsi presso numerose università straniere
ed è stato visiting professor presso le Università di Marseille - Aix-en-Provence, di Toulouse, di Montpellier, di Nancy e presso la Johns Hopkins University (Baltimora-USA). Sue pubblicazioni principali sono: La coscienza di Svevo, Napoli, Liguori, 1976; Il secondo Svevo (insieme con F. P. Botti e G. Mazzacurati), Napoli, Liguori, 1981; Gli orizzonti della verità. Saggio su Guicciardini, Napoli, Liguori, 1984; Francesco Guicciardini, Napoli, Liguori, 1988; Carpe diem. Variazioni sul tema, Venosa, Osanna, 1995; Saggi sulla prosa di U. Foscolo, Napoli, Liguori, 2002; Il romanzo italiano da Foscolo a Svevo, Roma, Carocci, 2007 (Premio Carducci per la critica letteraria); Foscolo, il Mulino, 2010; introduzione e commento a U. Foscolo, Poesie, Milano, Rizzoli, 2010. Ha scritto inoltre, tra gli altri, saggi su Dante, Boccaccio, Savonarola, Machiavelli, Tasso, Leopardi, De Sanctis, Tozzi, Verga, Pirandello, Saba, sulla letteratura del comportamento tra Cinque-Seicento, sul petrarchismo e sul romanzo del dopoguerra.
Lo scorrere irreversibile della vita, il conflitto tra l’istante e l’eterno, il carattere irrecuperabile del divenire hanno occupato la riflessione degli uomini lungo tutti i secoli. Il fulminante invito oraziano («Carpe diem») è diventato volta per volta l’atteggiamento conveniente di fronte al rapido, tramontare dei giorni, oppure, al contrario, è stato elevato a simbolo negativo di una concezione edonistica dell’esistenza, da combattere in nome di una duratura legge morale.
Inseguendo le interpretazioni che questo antico tema ha conosciuto nel tempo, da Lorenzo il Magnifico fino al linguaggio della pubblicità, passando attraverso Rousseau e Kierkegaard, Nietzsche e Svevo, si cerca di capire per quali vi é si possa pervenire dalla malinconia e dalla svalutazione della caducità all’incanto e al valore che si può scoprire in ciò che trascorre e finisce.
L'AUTORE
Matteo Palumbo è professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II. Ha sviluppato i suoi studi principalmente in tre direzioni: il romanzo del Novecento, la poesia e la prosa dell’Ottocento, la cultura del Cinquecento. Collabora a riviste italiane e straniere; fa parte del comitato direttivo di Critica letteraria, di Filologia e critica e di Esperienze letterarie. Dirige la collana Letterature presso l’editore Liguori. È socio dell’Accademia Pontaniana. Ha svolto seminari e corsi presso numerose università straniere
ed è stato visiting professor presso le Università di Marseille - Aix-en-Provence, di Toulouse, di Montpellier, di Nancy e presso la Johns Hopkins University (Baltimora-USA). Sue pubblicazioni principali sono: La coscienza di Svevo, Napoli, Liguori, 1976; Il secondo Svevo (insieme con F. P. Botti e G. Mazzacurati), Napoli, Liguori, 1981; Gli orizzonti della verità. Saggio su Guicciardini, Napoli, Liguori, 1984; Francesco Guicciardini, Napoli, Liguori, 1988; Carpe diem. Variazioni sul tema, Venosa, Osanna, 1995; Saggi sulla prosa di U. Foscolo, Napoli, Liguori, 2002; Il romanzo italiano da Foscolo a Svevo, Roma, Carocci, 2007 (Premio Carducci per la critica letteraria); Foscolo, il Mulino, 2010; introduzione e commento a U. Foscolo, Poesie, Milano, Rizzoli, 2010. Ha scritto inoltre, tra gli altri, saggi su Dante, Boccaccio, Savonarola, Machiavelli, Tasso, Leopardi, De Sanctis, Tozzi, Verga, Pirandello, Saba, sulla letteratura del comportamento tra Cinque-Seicento, sul petrarchismo e sul romanzo del dopoguerra.