Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849249361 |
Publisher: | Gangemi editore | Publication: | January 15, 2018 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849249361 |
Publisher: | Gangemi editore |
Publication: | January 15, 2018 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Catalogo della mostra aperta ai Musei Capitolini, Roma dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018 «Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera». È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società.
Catalogo della mostra aperta ai Musei Capitolini, Roma dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018 «Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera». È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società.