Author: | Wu Ming 2, Giuliano Santoro | ISBN: | 9788849833942 |
Publisher: | Rubbettino Editore | Publication: | July 27, 2012 |
Imprint: | Rubbettino Editore | Language: | Italian |
Author: | Wu Ming 2, Giuliano Santoro |
ISBN: | 9788849833942 |
Publisher: | Rubbettino Editore |
Publication: | July 27, 2012 |
Imprint: | Rubbettino Editore |
Language: | Italian |
Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest. Poi scende fino allo stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto D’Aspromonte, tra i fantasmi della ’ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne. Con la globalizzazione le categorie di “centro” e “periferia” hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell’inchiesta, il reportage e la fiction. E' un viaggio che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all’opposto, come un’arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall’interno, con la forza del racconto.
Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest. Poi scende fino allo stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto D’Aspromonte, tra i fantasmi della ’ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne. Con la globalizzazione le categorie di “centro” e “periferia” hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell’inchiesta, il reportage e la fiction. E' un viaggio che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all’opposto, come un’arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall’interno, con la forza del racconto.