Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788849293470 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | January 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788849293470 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | January 3, 2016 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
In un suo scritto autobiografico Lillian Hellman racconta di avere costantemente avuto una incontrollabile ed inspiegabile attrazione verso i reperti emersi dal mare, giacenti sulla riva, sempre nuovi e sorprendenti e collega tale propensione all'inconscio, alla sfera sommersa che porta a galla poche tracce alludenti a chissà quali materiali preziosi e nascosti, sepolti all'interno dell'umana psiche. Non ho mai ritenuto di essere così lunare e segreta come la grande commediografa americana, ho difficoltà a legare i nostri pensieri segreti ad immagini precise, li avvicino piuttosto a metafore, a sistemi del mondo in parte svelabili, a decisioni prese incosciamente e perciò fattesi atti, parole, volontà, pensieri. Rifletto però sulla bellezza delle materie lavorate dal mare: legni, conchiglie, terre, coralli ma anche gomme, vetri, plastiche, che l'acqua, il sale e soprattutto il moto ci restituiscono levigati e come provenienti da un'altra dimensione, non più resi orrendamente mutati dall'incessante lavorìo della terra e dell'aria e dunque in qualche modo apparentemente sottratti all'orrida trasformazione che attende ciò che vive, dopo.
In un suo scritto autobiografico Lillian Hellman racconta di avere costantemente avuto una incontrollabile ed inspiegabile attrazione verso i reperti emersi dal mare, giacenti sulla riva, sempre nuovi e sorprendenti e collega tale propensione all'inconscio, alla sfera sommersa che porta a galla poche tracce alludenti a chissà quali materiali preziosi e nascosti, sepolti all'interno dell'umana psiche. Non ho mai ritenuto di essere così lunare e segreta come la grande commediografa americana, ho difficoltà a legare i nostri pensieri segreti ad immagini precise, li avvicino piuttosto a metafore, a sistemi del mondo in parte svelabili, a decisioni prese incosciamente e perciò fattesi atti, parole, volontà, pensieri. Rifletto però sulla bellezza delle materie lavorate dal mare: legni, conchiglie, terre, coralli ma anche gomme, vetri, plastiche, che l'acqua, il sale e soprattutto il moto ci restituiscono levigati e come provenienti da un'altra dimensione, non più resi orrendamente mutati dall'incessante lavorìo della terra e dell'aria e dunque in qualche modo apparentemente sottratti all'orrida trasformazione che attende ciò che vive, dopo.