Author: | Marina Tornatora | ISBN: | 9788849299663 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | March 28, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Marina Tornatora |
ISBN: | 9788849299663 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | March 28, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
In Learning from Pavilion il tema del Padiglione è proposto come il momento di materializzazione di un'idea che è ancora “pensiero”. La sua natura effimera lo connota non già come un dispositivo di enunciazione di un principio spaziale temporaneo bensì come memoria e sintesi di un'idea da proiettare nel futuro che può sfidare il tempo e trasformarsi in opera eterna, diventando occasione di continua verifica e sperimentazione dei “limiti” del progetto. Assunto come indicatore sensibile delle profonde mutazioni dell'architettura e dell'arte, il tema del Padiglione è indagato attraverso una Lista di 100 progetti – dal 1851 (il Crystal Palace di Paxton) al 2015 (l'UK Pavilion di Buttress all'Expo di Milano) – che in una “vertigine” concettuale e visiva diventa un percorso di conoscenza e di esplorazione ma anche una collezione di visioni spaziali, ri-classificate secondo categorie formali: _VOLUME PURO _GRIGLIA _PIANI _GUSCIO/MEMBRANA _VUOTO _FRAMMENTO _ACCUMULO/GROVIGLIO _RIPETIZIONE _TRASPARENZA. Una seconda parte del volume raccoglie 100 diagrammi spaziali di Padiglioni sviluppati dagli studenti del primo anno che vanno a configurare un atlante di soluzioni di grammatica generativa su alcuni enti minimi di scrittura – Punto, Linea, Superficie, Volume – concepiti come le geometrie e i materiali fondativi nella costruzione dello spazio architettonico. Marina Tornatora Ricercatore in Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura e Territorio – dArTe – dell'Università Mediterranea di Reggio C., dove è membro del Collegio del Dottorato e delegata alle relazioni internazionali. L'attività di ricerca teorica, progettuale e didattica si confronta con i temi della città, del paesaggio e dell'architettura. Costante è la partecipazione a concorsi di progettazione e a mostre, ottenendo premi e segnalazioni: Architetti italiani under 50, Triennale di Milano 2004; Progetto per il porto di Crotone, 10° Biennale di Venezia 2006; “ITALY IS NOW”, Congresso UIA a Tokyo 2011. Conduce diverse ricerche tra le quali “Rigenerazione dei tracciati e dei tessuti urbani marginali”, Prin2008; “Il turismo come arte dei luoghi” nell'ambito INMOTO - ORganization of Cultural HEritage for Smart Tourism and Real-time Accessibility (Pon ricerca) e nel 2014 fonda con Ottavio Amaro il Laboratorio di Landscape in_Progress. È redattore della rivista “A2Architettura” e corrispondente di “FaMagazine”. Attualmente è impegnata nel progetto sperimentale Architettura#myBook, che coniuga la didattica e la teoria dell'architettura attraverso i sistemi digitali in open source.
In Learning from Pavilion il tema del Padiglione è proposto come il momento di materializzazione di un'idea che è ancora “pensiero”. La sua natura effimera lo connota non già come un dispositivo di enunciazione di un principio spaziale temporaneo bensì come memoria e sintesi di un'idea da proiettare nel futuro che può sfidare il tempo e trasformarsi in opera eterna, diventando occasione di continua verifica e sperimentazione dei “limiti” del progetto. Assunto come indicatore sensibile delle profonde mutazioni dell'architettura e dell'arte, il tema del Padiglione è indagato attraverso una Lista di 100 progetti – dal 1851 (il Crystal Palace di Paxton) al 2015 (l'UK Pavilion di Buttress all'Expo di Milano) – che in una “vertigine” concettuale e visiva diventa un percorso di conoscenza e di esplorazione ma anche una collezione di visioni spaziali, ri-classificate secondo categorie formali: _VOLUME PURO _GRIGLIA _PIANI _GUSCIO/MEMBRANA _VUOTO _FRAMMENTO _ACCUMULO/GROVIGLIO _RIPETIZIONE _TRASPARENZA. Una seconda parte del volume raccoglie 100 diagrammi spaziali di Padiglioni sviluppati dagli studenti del primo anno che vanno a configurare un atlante di soluzioni di grammatica generativa su alcuni enti minimi di scrittura – Punto, Linea, Superficie, Volume – concepiti come le geometrie e i materiali fondativi nella costruzione dello spazio architettonico. Marina Tornatora Ricercatore in Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura e Territorio – dArTe – dell'Università Mediterranea di Reggio C., dove è membro del Collegio del Dottorato e delegata alle relazioni internazionali. L'attività di ricerca teorica, progettuale e didattica si confronta con i temi della città, del paesaggio e dell'architettura. Costante è la partecipazione a concorsi di progettazione e a mostre, ottenendo premi e segnalazioni: Architetti italiani under 50, Triennale di Milano 2004; Progetto per il porto di Crotone, 10° Biennale di Venezia 2006; “ITALY IS NOW”, Congresso UIA a Tokyo 2011. Conduce diverse ricerche tra le quali “Rigenerazione dei tracciati e dei tessuti urbani marginali”, Prin2008; “Il turismo come arte dei luoghi” nell'ambito INMOTO - ORganization of Cultural HEritage for Smart Tourism and Real-time Accessibility (Pon ricerca) e nel 2014 fonda con Ottavio Amaro il Laboratorio di Landscape in_Progress. È redattore della rivista “A2Architettura” e corrispondente di “FaMagazine”. Attualmente è impegnata nel progetto sperimentale Architettura#myBook, che coniuga la didattica e la teoria dell'architettura attraverso i sistemi digitali in open source.