Author: | Attilio Meliadò | ISBN: | 9788867721320 |
Publisher: | IPOC Italian Path of Culture | Publication: | November 12, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Attilio Meliadò |
ISBN: | 9788867721320 |
Publisher: | IPOC Italian Path of Culture |
Publication: | November 12, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Gli esercizi di philosophia minima sono un semplice invito alla riflessione etico-esistenziale su alcune parole-chiave della nostra contemporaneità. Fuori da ogni pretesa totalizzante e da tecnicismi filosofici, il libro non mira a essere un lessico o un breviario di consultazione didattica. Apparentemente strutturato in ordine alfabetico, ritrova la sua libera origine nell’estemporanea cogenza appassionata del pensiero. L’autore esprime qui l’ardire, “giocosamente serio”, di erigersi philosophisch a “funzionario” della nostra in-comune umanità. Il lettore si renderà conto come i nodi di pensiero e prassi, nel loro intrecciarsi, sono ispirati a un’idea del pensare il reale come flusso continuo di capovolgimenti e paradossi, di ambiguità e di equivoco infinito che ha le proprie autentiche radici e suggestioni nell’inquieta ontologia di V. Jankélévitch e nell’etica di E. Lévinas, in continuità con l’ipotesi di un pensiero dell’irreparabile che l’autore ha sviluppato in precedenti scritti.
Gli esercizi di philosophia minima sono un semplice invito alla riflessione etico-esistenziale su alcune parole-chiave della nostra contemporaneità. Fuori da ogni pretesa totalizzante e da tecnicismi filosofici, il libro non mira a essere un lessico o un breviario di consultazione didattica. Apparentemente strutturato in ordine alfabetico, ritrova la sua libera origine nell’estemporanea cogenza appassionata del pensiero. L’autore esprime qui l’ardire, “giocosamente serio”, di erigersi philosophisch a “funzionario” della nostra in-comune umanità. Il lettore si renderà conto come i nodi di pensiero e prassi, nel loro intrecciarsi, sono ispirati a un’idea del pensare il reale come flusso continuo di capovolgimenti e paradossi, di ambiguità e di equivoco infinito che ha le proprie autentiche radici e suggestioni nell’inquieta ontologia di V. Jankélévitch e nell’etica di E. Lévinas, in continuità con l’ipotesi di un pensiero dell’irreparabile che l’autore ha sviluppato in precedenti scritti.