Vent'anni dopo

Fiction & Literature
Cover of the book Vent'anni dopo by Alexandre Dumas, Donzelli Editore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Alexandre Dumas ISBN: 9788868434397
Publisher: Donzelli Editore Publication: November 6, 2015
Imprint: Donzelli Editore Language: Italian
Author: Alexandre Dumas
ISBN: 9788868434397
Publisher: Donzelli Editore
Publication: November 6, 2015
Imprint: Donzelli Editore
Language: Italian

Sono passati vent’anni da quella «notte tempestosa e buia» che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda de I tre moschettieri. Da allora, i quattro moschettieri hanno perso la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che intanto è profondamente mutato. Richelieu è morto, al suo posto c’è il nuovo dominatore della scena politica francese, il cardinale Giulio Mazzarino. Anche Luigi XIII è morto, lasciando sul trono un successore bambino, che governa sotto la reggenza della madre, Anna d’Austria; attorno a loro, le turbolenze politiche più esasperate, i moti della Fronda. I quattro amici hanno preso strade diverse: Athos, il conte de la Fère, vive nella sua tenuta di Bragelonne con Raoul, il ragazzo di cui è tutore; Porthos si è arricchito e ha acquisito un titolo nobiliare, ma vive con mille frustrazioni la sua nuova condizione; Aramis, divenuto l’abate d’Herblay, pare essersi rinserrato nella sua vocazione religiosa. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nei moschettieri, con la stessa immarcescibile fedeltà e con lo stesso grado di tenente con cui lo avevamo lasciato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? I quattro si ritroveranno tutti nell’Inghilterra sconvolta dalla Rivoluzione: d’Artagnan e Porthos, incaricati da Mazzarino di consegnare una missiva a Cromwell; Athos e Aramis, mandati da Enrichetta di Francia a portare aiuto a suo marito, il re Carlo I. Qui si troveranno implicati nelle mille volute della «grande storia» e braccati da un passato che ritorna nelle vesti di Mordaunt, il figlio-spettro di Milady. Scampati dopo le più incredibili peripezie ai tumulti della Rivoluzione inglese e tornati in Francia, saranno chiamati ancora, a quarant’anni come a venti, a misurarsi coi valori della lealtà e dell’amicizia. Ma vent’anni non passano invano. Come nota acutamente Claude Schopp nella sua introduzione, «Vent’anni dopo è il romanzo della maturità, del disincanto sentimentale e del cinismo, dei compromessi con la società, delle negoziazioni». Emblema assoluto del sequel, giocato su un’incredibile capacità di evocare e di spiazzare, di chiudere il cerchio della narrazione per poi immediatamente riaprirlo con un improvviso colpo di scena, Vent’anni dopo non solo mantiene l’elettricità narrativa de I tre moschettieri, ma la porta forse a un esito letterario ancora più felice, in un crescendo di emozioni in cui i personaggi sanno incarnare un’umanità precisa, matura, finalmente adulta. Il romanzo, presentato nella nuova traduzione italiana di Camilla Diez – vincitrice del Premio Babel 2015 proprio per il rigore e la qualità della sua traduzione dei Tre moschettieri –, è impreziosito dalle suggestive tavole di Federico Maggioni e corredato di una puntuale introduzione storico-critica di Claude Schopp e di un minuzioso Dizionario dei personaggi e delle persone.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Sono passati vent’anni da quella «notte tempestosa e buia» che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda de I tre moschettieri. Da allora, i quattro moschettieri hanno perso la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che intanto è profondamente mutato. Richelieu è morto, al suo posto c’è il nuovo dominatore della scena politica francese, il cardinale Giulio Mazzarino. Anche Luigi XIII è morto, lasciando sul trono un successore bambino, che governa sotto la reggenza della madre, Anna d’Austria; attorno a loro, le turbolenze politiche più esasperate, i moti della Fronda. I quattro amici hanno preso strade diverse: Athos, il conte de la Fère, vive nella sua tenuta di Bragelonne con Raoul, il ragazzo di cui è tutore; Porthos si è arricchito e ha acquisito un titolo nobiliare, ma vive con mille frustrazioni la sua nuova condizione; Aramis, divenuto l’abate d’Herblay, pare essersi rinserrato nella sua vocazione religiosa. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nei moschettieri, con la stessa immarcescibile fedeltà e con lo stesso grado di tenente con cui lo avevamo lasciato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? I quattro si ritroveranno tutti nell’Inghilterra sconvolta dalla Rivoluzione: d’Artagnan e Porthos, incaricati da Mazzarino di consegnare una missiva a Cromwell; Athos e Aramis, mandati da Enrichetta di Francia a portare aiuto a suo marito, il re Carlo I. Qui si troveranno implicati nelle mille volute della «grande storia» e braccati da un passato che ritorna nelle vesti di Mordaunt, il figlio-spettro di Milady. Scampati dopo le più incredibili peripezie ai tumulti della Rivoluzione inglese e tornati in Francia, saranno chiamati ancora, a quarant’anni come a venti, a misurarsi coi valori della lealtà e dell’amicizia. Ma vent’anni non passano invano. Come nota acutamente Claude Schopp nella sua introduzione, «Vent’anni dopo è il romanzo della maturità, del disincanto sentimentale e del cinismo, dei compromessi con la società, delle negoziazioni». Emblema assoluto del sequel, giocato su un’incredibile capacità di evocare e di spiazzare, di chiudere il cerchio della narrazione per poi immediatamente riaprirlo con un improvviso colpo di scena, Vent’anni dopo non solo mantiene l’elettricità narrativa de I tre moschettieri, ma la porta forse a un esito letterario ancora più felice, in un crescendo di emozioni in cui i personaggi sanno incarnare un’umanità precisa, matura, finalmente adulta. Il romanzo, presentato nella nuova traduzione italiana di Camilla Diez – vincitrice del Premio Babel 2015 proprio per il rigore e la qualità della sua traduzione dei Tre moschettieri –, è impreziosito dalle suggestive tavole di Federico Maggioni e corredato di una puntuale introduzione storico-critica di Claude Schopp e di un minuzioso Dizionario dei personaggi e delle persone.

More books from Donzelli Editore

Cover of the book Una fratellanza inquieta by Alexandre Dumas
Cover of the book Horror italiano by Alexandre Dumas
Cover of the book Territorio, bene comune degli italiani by Alexandre Dumas
Cover of the book Leggere, cosa e come by Alexandre Dumas
Cover of the book La nuova frontiera by Alexandre Dumas
Cover of the book Il paese reale by Alexandre Dumas
Cover of the book Destra e sinistra by Alexandre Dumas
Cover of the book Urbanistica e azione pubblica by Alexandre Dumas
Cover of the book Principessa pel di topo by Alexandre Dumas
Cover of the book Del matrimonio by Alexandre Dumas
Cover of the book Per una scienza nuova del governo della città by Alexandre Dumas
Cover of the book Marcinelle, 1956 by Alexandre Dumas
Cover of the book Il diritto e la ragione by Alexandre Dumas
Cover of the book Le mille patrie by Alexandre Dumas
Cover of the book Morire a Mattmark by Alexandre Dumas
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy