Author: | Gino Tellini | ISBN: | 9788869730252 |
Publisher: | Salerno Editrice | Publication: | July 22, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice | Language: | Italian |
Author: | Gino Tellini |
ISBN: | 9788869730252 |
Publisher: | Salerno Editrice |
Publication: | July 22, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice |
Language: | Italian |
Ogni persona mediamente istruita, in Italia, pensa di conoscere Manzoni, per averlo studiato a scuola: «Ei fu», «Sparsa le trecce morbide», «Quel ramo del lago di Como». E molti se lo lasciano alle spalle, come pacifico maestro di buoni sentimenti e sereno uomo di fede, responsabile d’un romanzo (uno solo), senza amori, senza azione, senza avventure, che parla di due fidanzati e del loro matrimonio contrastato, d’un signorotto cattivo e d’un parroco pavido, dove poi tutto però si risolve per il meglio e va a finire bene. L’incontro sui banchi di scuola non lascia il sospetto d’una conoscenza da approfondire. Suggerisce invece l’idea d’una partita già finita. Eppure Don Alessandro si presenta scrittore sorprendente e straordinario, limpido e inesauribile, capace di comunicare emozioni conoscitive indimenticabili e di accrescere la nostra comprensione della realtà, di aiutarci a capire il senso del nostro viaggio nelle oscure incognite della vita. Nel lungo tragitto d’una carriera tormentata, ha praticato campi d’indagine e generi letterari diversi: la poesia civile, la lirica sacra, il teatro, la narrativa, la prosa morale e filosofica, la storiografia, la teoria della letteratura, la storia della lingua, la linguistica. E dove è passato non ha lasciato mai le cose come le aveva trovate. Avvalendosi delle piú moderne acquisizioni critiche, il ritratto monografico disegnato da Tellini riesce a vincere la difficile scommessa di rendere conto della poliedrica complessità manzoniana, senza frantumarla in mille pezzi e senza nulla concedere alle comode scorciatoie delle formule convenute.
Ogni persona mediamente istruita, in Italia, pensa di conoscere Manzoni, per averlo studiato a scuola: «Ei fu», «Sparsa le trecce morbide», «Quel ramo del lago di Como». E molti se lo lasciano alle spalle, come pacifico maestro di buoni sentimenti e sereno uomo di fede, responsabile d’un romanzo (uno solo), senza amori, senza azione, senza avventure, che parla di due fidanzati e del loro matrimonio contrastato, d’un signorotto cattivo e d’un parroco pavido, dove poi tutto però si risolve per il meglio e va a finire bene. L’incontro sui banchi di scuola non lascia il sospetto d’una conoscenza da approfondire. Suggerisce invece l’idea d’una partita già finita. Eppure Don Alessandro si presenta scrittore sorprendente e straordinario, limpido e inesauribile, capace di comunicare emozioni conoscitive indimenticabili e di accrescere la nostra comprensione della realtà, di aiutarci a capire il senso del nostro viaggio nelle oscure incognite della vita. Nel lungo tragitto d’una carriera tormentata, ha praticato campi d’indagine e generi letterari diversi: la poesia civile, la lirica sacra, il teatro, la narrativa, la prosa morale e filosofica, la storiografia, la teoria della letteratura, la storia della lingua, la linguistica. E dove è passato non ha lasciato mai le cose come le aveva trovate. Avvalendosi delle piú moderne acquisizioni critiche, il ritratto monografico disegnato da Tellini riesce a vincere la difficile scommessa di rendere conto della poliedrica complessità manzoniana, senza frantumarla in mille pezzi e senza nulla concedere alle comode scorciatoie delle formule convenute.